cosa ci rimane della storia?

Cosa ci rimane della storia? Percorso su tema guida
Il denaro, l´amore, la libertá, la morte: cosa rimane?
Azioni per esplorare senza preconcetti luoghi che possono parlare da soli

Si parte dalla forza particolarmente espressiva di alcuni monumenti contemporanei (il Monumento agli Ebrei d´Europa assassinati, quello ai Rom e ai Sinti assassinati, … la stessa frase qui sopra viene da un monumento/performance), dalle contraddizioni tra questi e altri monumenti tradizionali e infine dalle contraddizioni ancora visibili nel paesaggio urbano, p. es. dentro l´Accademia delle Arti a Pariserplatz. Si cerca di capire insieme prima di tutto da soli e gradualmente cosa dicono (o non dicono) le tracce della storia rimaste visibili. E´ insieme un modo per cercare di appassionare le persone ma anche per verificare insieme se e quale forza abbia ancora la storia.
Ritroverete questo approccio e questo tema in ogni caso nel mio modo di guidare ed esperimentare insieme la cittá, particolarmente nel percorso base 1, nella zona tra il Reichstag, la Porta di Brandenburgo e Potsdamer Platz.

Potete peró anche scegliere questo approccio come tema guida di tutta il viaggio di studio.

In questo caso esperienze di questo genere verranno allargate

– al percorso base 4, quindi alla Berlino storica tra la Porta di Brandeburgo e Alexanderplatz, alla Chiesa della Memoria di Berlino Ovest.

– al percorso nel Bayerischer Viertel, dove la presenza di berlinesi ebrei perseguitati (anche di Albert Einstein) è segnata anche da un monumento estremamente particolare, i cartelli del ricordo di Renata Stih e Frieder Schnock, dove 80 disegni volutamente ingenui abbinati a brevi citazioni dalle regolamentazioni restrittive contro gli ebrei sono appesi in tutto il quartiere, sotto i cartelli con i nomi delle strade.
Si cercherà di entrare in contatto con le persone che di recente hanno aperto i loro appartamenti al pubblico per un pomeriggio per mostrare una mostra (dentro la propria casa) sui perseguitati che in quella casa vissero fino alla deportazione.

(estratti dal catalogo di Claudio Cassetti: richiedete tutto il catalogo)