8 o 9 maggio ( e 25 aprile): hanno ancora oggi un significato?

Oppure bisogna rinunciare alla divisione tra “il giusto” e “lo sbagliato” nel confronto con il passato? Rinunciare alle attualizzazioni? E rifugiarsi nella pura e semplice trasmissione dei fatti storici?

Nel breve saggio (5 pagine) si danno informazioni e valutazioni sulla cultura della memoria attuale in Germania e in Italia, a partire dal dibattito sul settantacinquesimo della fine della guerra, chiedendosi quanto e come sia ancora possibile puntare alla trasmissione di valori a partire dal passato. Si discutono brevemente prese di posizioni dei presidenti della repubblica tedesca nel 1985 e nel 2020, di Alberto Asor Rosa e Italo Calvino, di Alexander Gauland e Matteo Salvini.

Qui trovate il saggio in pdf

Saluti

Claudio Cassetti 25-05-2020

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A Berlino: SENZA PIÙ MURI? visite guidate, progetti memoria, iniziative alternanza scuola lavoro

Anche quest´anno stiamo sviluppando nuove offerte per le scuole
in collaborazione con persone e istituzioni a Berlino.

Alcuni esempi:

Offerta base (1/2 giornata introduttiva di esplorazione guidata, 1/2 giornata sul Muro, visite Reichstag, Ebraico e Pergamon)

Progetto BERLINO, SENZA PIÙ MURI?
Dal confine piú impermeabile del mondo
alla responsabilitá
di un mondo dai confini sempre piú permeabili.
Fino a 4 giorni di attivitá, non solo sul Muro,ma anche sulla guerra fredda, sulla competizione tra i due sistemi e sul confronto con l´oggi

Lerne Guide zu werden, nicht nur in Berlino

Alternanza scuola lavoro a Berlino (fino a 4 giorni di attivitá,
per vedere la cittá ed insieme avvicinarsi al mondo del lavoro)

In cantiere:
Seminario di 4 o 6 ore a Sachsenhausen,
non solo sui reclusi italiani ma anche sulle SS dall´Italia e su Guido Landra

Se siete interessati fatecelo sapere

Saluti e grazie

Claudio Cassetti

P.S.: per alcune di queste offerte bisogna
passare attraverso agenzie a cui abbiamo
dato un´esclusiva per la cittá corrispondente

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oggi: integrazione; ieri: rosa nel fucile

Una visita in luoghi insoliti tra l´attualitá e il passato

Prima di tutto per un progetto di sforzo di integrazione in sé e in particolare
di integrazione di rom a Berlino: la Casa Arnold Fortuin a Berlino Neukölln,
che sta diventando famoso.

Anche i giornali italiani ne parlano, anche se in modo equivocabile.

Una visita tanto piú interessante perché la casa si trova in una delle zone piú drammatiche del Muro, dove si svolto il misterioso e affascinante episodio della rosa nella canna del fucile.

Equivocabile perché l´articolo suggerisce infatti che ci sia stato da parte dello stato tedesco
omnipresente (a differenza di quello italiano) un intervento specifico di aiuto nei confronti dei rom.
In realtá l´intervento é partito non dallo stato ma dalla societá civile, cioé da una fondazione privata cattolica che ha comprato gli stabili in cui i rom venivano sfruttati
per fare speculazione edilizia.
E lo stato lo appoggia prima di tutto erogando ai cittadini bulgari abitanti nei 134 appartamenti lo stesso denaro che eroga a ogni cittadino europeo (anche a molti italiani qui a Berlino) in condizioni di bisogno; cioé il suo appoggio é solo parte del normale welfare state.

In che misura si possono trarre da questa esperienza conclusioni utili anche all´Italia o agli italiani?

Venite a verificarlo di persona, con le vostre classi, visitando la Casa Arnold Fortuit
e passeggiando alla ricerca delle tracce del Muro e del luogo della rosa nella canna del fucile.

Per maggiori informazioni contattemi

Claudio Cassetti

 

 

 

 

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Hitler e nessuna fine, ma sempre piú prove che si uccise

Hitler e nessuna fine, ma sempre piú prove del fatto che si uccise il 30 aprile 1945

Nessun dittatore ebbe il coraggio di assumersi le proprie responsabilità;
Mussolini cerco di fuggire in Svizzera, Hitler fuggi nella morte.

Sintesi dei fatti noti, nominati da fonti autorevoli

– 5 Mai 1945 Soldati dell´armata rossa trovano il corpo di Hitler
– una indagine del servizio segreto sovietico identifica la sua identitá attraverso l´osso mascellare; l´autopsia porta alla conclusione del suicidio per avvelenamento
– ulteriore indagine del ministero degli interni sovietico dal titolo “Operazione Mito”; nell´ulteriore autopsia non si trovano tracce di zyancali; resti del cranio e oggetti personali
vengono portati a Mosca
In tutte e due le indagini vengono ascoltati circa due dozzine di testimoni incarcerati in condizioni estreme in prigioni sovietiche
– Il cadavere viene sepolto a Rathenow e poi a Magdeburg, in zone militari sovietiche
– nel 1970 viene bruciato ancora, la cenere viene dispersa, perché la zona in cui si trova sta per essere restituita all´amministrazione civile tedesca

Stalin stesso nasconde sia il ritrovamento del cadavere che i risultati delle due indagini.
Non sono ancora chiari né dettagli delle indagini né il motivo della segretezza sui risultati
Solo dopo la fine dell´Unione Sovietica nel 1992 emergono ufficialmente gli incartamenti dell´”Operazione mito” quando nel 2000 il FSB (servizio segreto interno russo) pubblica atti della prima indagine.
Dopo il 1992 diventa pubblica l´esistenza di resti del corpo di Hitler: resti della calotta cranica con un foro di proiettile e dell´osso mascellare con i denti. Questi resti e i cuscini del divano con tracce di sangue e oggetti personali si trovano negli archivi del FSB a Mosca; i resti sono stati mostrati al pubblico a Mosca nel 2000, in una mostra dell´Archivio russo di stato. E sono stati oggetti di analisi da parte di diversi ricercatori non russi.

L´attribuzione dei resti del cranio a tutt´oggi (2019) non é ancora provata con assoluta certezza.

Nel 2002 e nel 2008 ci sono state indagini. In un articolo di Spiegel Online “Russen halten Hitler-Schädel für echt”, 08.12.2009 si riferisce che nel 2009 un ricercatore americano, Nick Bellantoni, ha sostenuto di aver confrontato il DNA del sangue sull´osso mascellare e del cranio e di essere arrivato alla conclusione che si tratta di materiali di due persone differenti, il cranio è di una donna. Altri ricercatori affermano che peró si puó trattare di un errore dovute all´impuritá delle prove esaminate.

L´attribuzione dei resti dell´osso mascellare é stata invece confermata ripetutamente.

L´ultima volta nel 2018 sulla base del confronto con radiografie ancora esistenti dei denti di Hitler ( vedi l´indagine di Philipp Charlier).

La fonte principale di queste informazioni sono pubblicazioni di Kristiane Janeke, storica, tra il 2006-2008 direttrice del Museo Russo-tedesco di Karlshorst in a) Hitler und die Deutschen, catalogo della mostra nel DHM (Museo di storia tedesca), 2010/2011, pg. 281 b)“Welche Bedeutung haben die Hinterlassenschaften Adolf Hitler 65 Jahre nach Kriegsende?…” 5.10.2010  www.tradicia.de

Hermann Weiß („Hitlerstod“ in: Legenden, Lügen, Vorurteilen, Wolfgang Benz, 1992, pg. 96) dice che “i dubbi sull´identitá del cadavere sono stati dissipati, ma rimane il dubbio se Hitler si sia ucciso con il veleno o un colpo di pistola. “Le dichiarazioni contradditorie dei testimoni appartenenti al suo entorauge piú stretto permettono la conclusione che ci sia stata una consapevole mistificazione per cercare di salvare il “Führer” dall´accusa di un “vile” suicidio con il veleno. L´indagine di Philipp Charlier arriva alla conclusione che Hitler aveva paura del fallimento del suicidio e per questo effettuó un doppio suicidio, prima inghiottendo il veleno e poi sparandosi alla nuca.

Per approfondimenti:
Alisa Argunova „Die acht Bestattungen Hitlers“ in

Die acht Bestattungen Hitlers


Karl Heinz Janßen in http://www.zeit.de/1968/30/wie-starb-adolf-hitler
L.A. Besymenski http://www.zeit.de/1968/31/so-starb-adolf-hitler
Angelika Franz 2018 : Wie Hitler sich zwei mal umbrachte

Claudio Cassetti, aggiornato al 21.01.2019

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Claudio Cassetti

Mi chiamo Claudio Cassetti, sono italiano, vivo qui a Berlino dal 1982
ma sono nato a Trieste, la cittá in cui si trova il memoriale della Risiera campo di concentramento nazionalsocialista (ma anche fascista) in cui migliaia di persone vennero annientate tra il 1943 e il 1945.

Sono laureato in Germanistica e Italianistica alla Freie Universität di Berlino
e lavoro dal 1995 nella formazione, nel turismo e nella didattica.
Guido a Berlino (e anche in altre località della Germania) dal 1995.

Faccio lavoro di studio, di divulgazione e ricerca nel campo della politische Bildung,
lavoro tra le altre cose anche sugli italiani nel KZ Sachsenhausen.

Richiedete il catalogo con tutte le offerte.

Dal 2016 sono guida interna del memoriale di Sachsenhausen
per incarico della Fondazione dei memoriali del Brandenburgo

Dal 2013 collaboro con il Memorial de la Shoa (Laura Fontana)
all´organizzazione di un seminario biennale di formazione
per insegnanti italiani a Berlino e in questo contesto
al miglioramento del lavoro pedagogico anche nelle
visite guidate.

Guido tra gli altri anche nel Museo Ebraico,
nel Museo di Pergamon, nel Neues Museum,
nelle Neue Kammer, nel Castello di Cecilienhof e nel
Neuem Flügel del Castello di Charlottenburg.

Sono anche traduttore (p.es. del catalogo della mostra di riferimento
sul campo di concentramento di Sachsenhausen),
lavoro anche nella ricerca e nella discussione pedagogica
e in progetti europei nei campi dell´educazione permanente, del sociale e
della lavoro( auto)biografico, in collaborazione con diversi enti del sociale,
dell´educazione permanenti e con musei a Berlino e altrove.

Organizzo da diversi anni per corso di scuole italiane
stages di studenti italiani nei settori del turismo e del sociale.

Sono il curatore di questo blog e l´autore di tutte le offerte
che trovate qui e non siano firmate da altre colleghe e colleghi.

Claudio Cassetti

infomail@senzarete.de

Mobil 0049 173 6459661
Office 0049 30 8519385
Fax 0049 30 85964762
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