sinti e rom nel fascismo, sintesi persecuzioni dal 1922

Perdasdefogu, Tossicia, persecuzione dei Sinti e Rom nell´Italia fascista, 1922 – 1945

Sintesi di Claudio Cassetti 29.01.2015

Le tappe della persecuzione dei rom e dei sinti in Italia

• – dal 1922 Espulsione dei rom e sinti STRANIERI (“spie attive contro lo stato” + “condotta”) Circolari Dir. Pubblica Sicurezza del 1926 & Circolare 1 Novembre 1928 di Mussolini ai prefetti

• – dal 1938 Internamento in Sardegna (anche a Perdasdefogu, luogo di confino o anche campo?) di TUTTI i rom e sinti (anche italiani) DALLE ZONE IN FRONTIERA in contemporanea

• dibattito eugenico (Nicola Pende, Renato Semizzi, Guido Landra) Le motivazioni di sicurezza diventano razziali, “fattori ambientali diventano ereditari”

• Contatti tra Himmler, Landra, Businco (Ufficio Demografia e Razza -Demorazza)

Dal 10. Giugno 1940 Italia in guerra

• – dal 1940 arresto di tutti i rom e i sinti e costruzione di campi appositi (anche Tossicia) ordine Arturo Bocchini (capo polizia) 11.09.1940

• 1941: forse arrivo di sinti italiani nel KZ Sachsenhausen

• 9 aprile 1942 l´ambasciata italiana fa sapere a DemoRazza che ebrei e “zingari” sono stati “razzialmente equiparati”

Dal (8 settembre) 1943 Armistizio
arresti da parte di tedeschi ed RSI, arrivo di sinti italiani nei KZ (p.es. Ravensbrück)

Le persecuzioni sono comprovata da a) documenti e b) testimonianze di vittime

Perdasdefogu (in provincia di Nuoro, Sardegna),
dal 1940 al 1943 ci devono vivere Rosa Raidich e altre (2,3?) famiglie di “zingari”

Tossicia (in provincia di Teramo, Abruzzi) è dal giugno 1940 campo di internamento per ebrei tedeschi e poi per cinesi, tre stabili, 1 maresciallo e 4 carabinieri, viene sgomberato dal 22 giugno 1942 ci arrivano fino a 115 rom e sinti slavi.